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April 2017

La flotta Elettrica di AMS si allarga

Non c’è che dire. Quella fatta ad Albacete, nel cuore della Castiglia, è davvero una consegna degna di nota per l’azienda fiorentina! Sulle rive dello Jucar, infatti, è “sbarcata” una flotta di ben nove veicoli per il caricamento laterale con attrezzatura elettrica modello CL1-E e telaio tre assi Iveco alimentato a metano, destinata all’azienda Valoriza, già da tempo cliente di AMS. Svolgeranno il servizio di raccolta dei rifiuti urbani in modalità monoperatore, con tutti i vantaggi in termini di inquinamento ambientale e acustico che ben conosciamo.


La tendenza verso il basso impatto

“La spinta per soluzioni a basso impatto ambientale continua a tirare il mercato del settore, e coinvolge sia i costruttori di autotelai che i carrozzieri, che stanno generalmente rispondendo con grande attenzione, come nel nostro caso”, commenta con soddisfazione l’ingegner Lorenzo Lotti, Direttore Vendite di AMS. Che prosegue: “Le nuove motorizzazioni ad alimentazioni alternative stanno prendendo campo, e, in parallelo, vengono sempre più richieste soluzioni costruttive a recupero energetico, a minori emissioni, impatto ambientale e maggior rispetto per l’ambiente. Senza contare la maggiore silenziosità, caratteristica importante soprattutto in certi orari e nei contesti urbani a più ampia densità abitativa. La grande flotta di attrezzature laterali elettriche AMS, allestite su autotelai Iveco con trazione a metano ne è una prova tangibile.”


Soluzioni ad alta ingegnerizzazione

Ma quali sono le difficoltà da affrontare nell’ingegnerizzazione di soluzioni di questo tipo? “Beh, innanzitutto diciamo che ci sono due studi: il primo è relativo all’attrezzatura elettrica, il secondo al telaio a metano. Poi le due cose vanno integrate e fatte funzionare alla perfezione. Per quanto riguarda l’attrezzatura da noi sviluppata, il grosso problema tecnologico riguarda la potenza elevata di compattazione, da esprimere in pochi minuti di lavoro. Per questo abbiamo pensato di ottimizzare la potenza necessaria distribuendo il lavoro su tutto il percorso. “Mi spiego meglio: mentre nelle attrezzature tradizionali il sistema di compattazione funziona solo a mezzo fermo, nel nostro caso abbiamo equilibrato la distribuzione di energia in modo tale che il lavoro avvenga tra un cassonetto e l’altro, e questo ci ha richiesto un importante lavoro di messa a punto dei parametri. Tutto questo cercando di mantenere un buon livello di carica e di ridurre l’usura delle batterie, che sono un altro punto-chiave del sistema: si tratta infatti di batterie al litio molto più leggere ma anche più costose rispetto a quelle tradizionali, che necessitano di una gestione e progettazione particolari. D’altra parte posso dire che le prime batterie di questo tipo che abbiamo consegnato, proprio in Spagna nel 2012, sono ancora perfettamente in funzione. Ed è necessario che sia così, altrimenti l’investimento non sarebbe più sostenibile”.


Alcune specificità tecniche

Un’altra particolarità delle batterie è che si ricaricano con l’uso, mediante un apposito generatore a bordo mezzo, senza necessità di caricatori e punti di caricamento se non per l’equalizzazione e le manutenzioni periodiche, che avvengono solo ogni tanto. Per il resto, la macchina in funzione ricarica le batterie, e un’altra sfida è stata, appunto, quella di fare sì che non si usurassero riducendo drasticamente il loro ciclo di vita. Un’ultima osservazione riguarda il sistema di caricamento laterale, che sta ritornando in auge dopo un periodo di “disamoramento”, non solo in Spagna ma anche in Italia. A questo proposito è interessante l’opinione di Lotti: “Molte aziende si stanno rendendo conto di due cose: la prima è che, una volta creata e consolidata la cultura della differenziata, può essere utile ed economico tornare a un sistema di cassonetti, e che in molti casi non è così più scomodo, per l’utente, raggiungere il contenitore per il conferimento. A ciò si aggiunge il problema dei sempre più numerosi problemi di salute degli operatori: il porta a porta spinto, alla lunga, si rivela molto usurante. Detto questo, e anzi proprio per questo, AMS è impegnata anche nello studio di attrezzature efficienti, sicure ed ergonomiche anche per il “porta a porta”, come sanno bene, solo per fare un esempio, i numerosi clienti che utilizzano le nostre soluzioni a sponda ribassata.”