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October 2017
Facciamo il punto con il Key account sales manager Lorenzo Lotti, che parla delle ultime migliorie e modifiche apportate al modello SP, il robusto e versatile compattatore a carico posteriore già molto noto e apprezzato dal mercato per via delle soluzioni ergonomiche come la sponda ribassata, il comando a due mani e il suo utilizzo sicuro e user friendly. “Ebbene sì - dice -, abbiamo pensato di portare a Ecomondo 2017 un’attrezzatura SP di ultima generazione, allestita su telaio Iveco Stralis Euro 6 a gasolio (ma l’allestimento è possibile sui telai di tutti i principali costruttori): la novità più importante, “mutuata” dalle nostre soluzioni elettriche CL1, è la possibilità di azionare la compattazione non solo a veicolo fermo, ma anche in movimento durante i trasferimenti del mezzo.
In questo modo, oltre a guadagnare tempo perché si aumenta considerevolmente la velocità di servizio, si raggiunge un’estrema flessibilità: infatti è possibile effettuare sia la raccolta tradizionale, con svuotamento dei contenitori da fermo e compattando in moto, sia il caricamento manuale in itinere, con l’operatore che segue il mezzo caricando manualmente i sacchi della differenziata che vengono compattati senza necessità di fermare il mezzo.
Un’altra novità riguarda l’azionamento elettrico del voltacassonetti, che consente un’importante riduzione della rumorosità della macchina. “Ciò si ottiene perché si svincola la parte di compattazione, che resta idraulica, dallo svuotamento elettrico, evitando di sovradimensionare il prelievo di potenza dalla presa di forza del mezzo, con conseguente riduzione della rumorosità (la macchina infatti non è costretta ad aumentare i giri durante gli svuotamenti), e delle emissioni legate al motore endotermico. Questo permette di effettuare la raccolta in orari notturni, anche in zone soggette a limitazioni della rumorosità, senza turbare i sonni della cittadinanza e risparmiando anche sui consumi, con enormi benefici per l’ambiente”.
Oltre all’ambiente, AMS ha pensato anche alle persone: non solo i cittadini, ma anche gli operatori, nella consapevolezza che il loro lavoro è gravoso e usurante. “La sicurezza è sempre stata per noi un must, e in quest’ottica abbiamo sviluppato ulteriori implementazioni che permettono agli operatori di alloggiare in pedana con il mezzo in moto: ad esempio sponde fisiche di separazione fra uomo e zona di compattazione, e controlli ottici che permettono agli operatori di salire sul mezzo mentre quest’ultimo compatta il rifiuto conferito. Tutto questo si applica, ricordiamolo, su una macchina che era già ricca di accorgimenti ergonomici e di sicurezza, come la soglia di un metro e la sponda posteriore meccanizzata pneumatica. In questo modo, oltre ad avere un mezzo dalla massima redditività, si ottiene anche il massimo della sicurezza e dell’ergonomia.
La soluzione è pensata soprattutto per rispondere alle esigenze del mercato italiano, che per AMS, nonostante la contingenza difficile, rappresenta il più importante. “In Italia la situazione è a macchia di leopardo: c’è chi si sta muovendo sul versante dell’innovazione e chi fa ancora fatica. Se penso che tra poco, a Barcellona, partirà la prima gara per veicoli ecologici a trazione elettrica, mi viene da dire che in Italia ci sono ancora praterie da scoprire e conquistare”.