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September 2018
“Proprio questa è l’esigenza che abbiamo espresso e su cui AMS si è dimostrata molto sensibile”, ricorda Angelo Rebecchi, responsabile tecnico della flotta per l’area Lodi di LINEA GESTIONI, società di LGH-LINEA GRUPPO HOLDING, che si occupa dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti in ben 107 comuni nelle provincie di Cremona, Lodi e Brescia (circa 500.000 abitanti serviti). A Lodi è attivo da giugno un nuovo veicolo con attrezzatura AMS, e i riscontri sono già importanti. LINEA GESTIONI, nata dalla volontà di fornire una risposta strategica e sinergica alle esigenze dei territori serviti e alle nuove sfide del mercato, con il supporto della funzione Fleet Management di LGH SPA lavora per la ricerca di soluzioni innovative per migliorare la qualità del servizio, la soddisfazione dell’utenza e il lavoro degli operatori. “Conosco AMS da venticinque anni - commenta Rebecchi - e per l’area di Lodi era già un fornitore storico. È proprio parlando con loro che è nata l’idea di questa importante innovazione tecnica: abbiamo ipotizzato un mezzo con un minimo impatto ambientale, e abbiamo pensato di elettrificare parte dell’allestimento, cercando poi di ottimizzare i tempi di compattazione”. “Un’attenzione continua all’innovazione ed all’efficientamento della Flotta nell’ottica di abbattimento delle emissioni e ricerca di soluzioni smart come richiesto dai nostri Stakeholder” aggiunge il Fleet Manager di LGH SPA, Michele Antolini.
Per quanto riguarda il primo aspetto, un esempio è l’azionamento elettrico del voltacassonetti. A spiegarne i principi di funzionamento è il Key account sales manager di AMS Lorenzo Lotti: “Ciò si ottiene svincolando la parte di compattazione, che resta idraulica, dall’azionamento elettroidraulico del voltacassonetti/voltabidoni, evitando di sovradimensionare il prelievo di potenza dalla presa di forza del mezzo, con conseguente riduzione della rumorosità e delle emissioni legate al motore endotermico a gasolio. In questo modo è possibile anche effettuare la raccolta in orari notturni, anche in zone soggette a limitazioni della rumorosità, risparmiando anche sui consumi”. Essendo poi possibile compattare anche in moto, oltre a guadagnare tempo, si raggiunge un’estrema flessibilità: infatti è possibile effettuare sia la raccolta tradizionale, con svuotamento dei contenitori da fermo, compattando in moto, sia il caricamento manuale in itinere, con l’operatore che segue il mezzo caricando manualmente i sacchi della differenziata che vengono compattati senza necessità di fermare il mezzo. In tal modo si può fare sì che il caricamento sia continuo.
Oltre all’ambiente, AMS ha pensato anche alle persone: non solo i cittadini, ma anche gli operatori, nella consapevolezza che il loro lavoro è gravoso e usurante. “Un altro aspetto che abbiamo considerato – dice Rebecchi - è la necessità di assicurare agli operatori un lavoro più “semplice”, vale a dire senza dover seguire troppe operazioni contemporaneamente, cosa che avrebbe potuto comportare un aumento dei margini di errore. Il mezzo è in strada da giugno, e i primi riscontri, non solo per la qualità del servizio, ma anche per la soddisfazione degli operatori, sono stati davvero positivi. Proprio da loro registriamo l’apprezzamento per il mezzo!” Per Lotti, e per tutta la squadra AMS, “la sicurezza è sempre stata un must, e in quest’ottica abbiamo sviluppato ulteriori implementazioni che permettono agli operatori di alloggiare in pedana con il mezzo in moto come sponde di separazione sia fisiche che ottiche. Tutto questo si applica su una macchina che era già ricca di accorgimenti ergonomici e di sicurezza, come la soglia di un metro e la sponda posteriore servoassistita pneumatica. È importante sottolineare che tutti gli sviluppi e gli accorgimenti tecnici realizzati sui mezzi avvengono in house, con il nostro know-how derivante da decenni di esperienza nel settore e dall’accoglimento di proposte e di necessità provenienti dalle Aziende di Servizi”. E visto che è già tempo di budget, quali sono le intenzioni di Linea Gestioni per il prossimo futuro? “In prospettiva - conclude Rebecchi - pensiamo di operare la fisiologica sostituzione delle macchine vetuste con mezzi di questo tipo, efficienti, sicuri e a basso impatto”.