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July 2018
Dal 14 al 18 maggio, al Centro Fieristico di Monaco di Baviera, si è tenuta l’edizione 2018 di IFAT, la principale fiera mondiale sulla gestione delle risorse idriche, fognarie, dei rifiuti e delle materie prime.
“IFAT presenta le tecnologie del futuro per un ambiente pulito e sta orientando il discorso pubblico più attivamente che mai. Questa tendenza si è riflessa nelle visite dei politici internazionali e delle numerose delegazioni di esperti in tecnologie, venuti da tutto il mondo per condividere idee, esperienze e know how”, afferma Stefan Rummel, Managing Director di Messe München. “La fiera ha mostrato tutta l’importanza del settore e delle questioni affrontate”.
L’appuntamento ha riscosso grande partecipazione da parte sia degli operatori pubblici, sia delle industrie: oltre 3.300 espositori hanno infatti presentato a più di 140.000 visitatori, provenienti da 160 paesi, le principali innovazioni nel campo del Waste Management.
Un occhio di riguardo è stato prestato alle soluzioni in grado di abbattere l’impatto ambientale delle stesse operazioni di raccolta e gestione dei rifiuti: assicurare un’aria pulita grazie a tecnologie sostenibili è una priorità manifestata chiaramente dalle municipalità e ben recepita dagli espositori.
L’indicazione proveniente dal pubblico e dai professionisti del settore, infatti, è chiara: le città si stanno evolvendo nella direzione di ridurre al minimo, e dove possibile di eliminare del tutto, le emissioni nocive sia dei mezzi privati sia di quelli pubblici. Il carburante diesel potrà rimanere in uso nelle operazioni particolarmente pesanti o per gli spostamenti su lunghe tratte, ma ad oggi l’attenzione è tutta per i mezzi elettrici.
I mezzi elettrici rispondono bene alle esigenze di abbattimento delle emissioni nocive, ma le tecnologie attualmente a disposizione necessitano ancora di sviluppo. Le batterie hanno infatti bisogno di essere alimentate da reti di fornitura che spesso si basano ancora su fonti energetiche non rinnovabili e inquinanti. Inoltre, per ciò che in particolare concerne autonomia e potenza, l’elettrico ha ancora bisogno di alimentazioni complementari, come ad esempio l’alimentazione a gas.
Mentre le industrie sono al lavoro per adeguarsi a questa tendenza, già dal 2012 AMS ha incluso nella sua gamma di compattatori a caricamento laterale il modello CL1-E, caratterizzato da un’attrezzatura di carico e compattazione ad alimentazione elettrica. Il CL1-E è stato sviluppato a partire dal CL1-N, il compattatore a caricamento laterale che, per efficienza e affidabilità, rappresenta il mezzo di punta della gamma AMS.
Nel 2016, la società spagnola Valoriza ha commissionato ad AMS una flotta di mezzi dotati di attrezzatura elettrica, ma alimentati a metano. La sfida tecnologica non era indifferente, ma alla fine il prototipo elettrico, nato come studio nel 2011, ha superato tutte le difficoltà ingegneristiche e di allestimento. Da allora il CL1-E su telaio a metano rientra a pieno titolo tra i modelli standard che AMS è in grado di offrire ai suoi clienti.
A IFAT 2018, dunque, sono emerse chiaramente le sfide poste dalle crescenti problematiche ambientali, nonché il bisogno di tecnologie efficienti, affidabili e pulite; ancora una volta, AMS ha mostrato di saper offrire soluzioni mirate e all’avanguardia.